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Serena Lena: l’emozione che ridisegna la leadership nel lusso

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Nel panorama contemporaneo del lusso, dove immagine e perfezione dominano gran parte della narrativa, emerge una figura che sta trasformando radicalmente il modo di intendere il business: Serena Lena, Business Development Manager, strategist ed imprenditrice con base a Londra. La sua filosofia è tanto audace quanto necessaria: l’emozione non è l’opposto della strategia — è la strategia. Serena ha costruito la propria carriera partendo da un’osservazione semplice ma spesso ignorata: i brand possono essere impeccabili esteticamente, ma è l’emozione ciò che crea connessione reale.

Per lei, l’intelligenza emotiva non è un elemento accessorio: è il motore che genera lealtà, creatività, autenticità. In un settore dove l’apparenza rischia di diventare vuoto, Serena riporta al centro l’esperienza umana. Un lusso che si sente prima ancora di essere visto La sua visione del lusso è profondamente sensoriale. Non basta mostrare un’immagine perfetta: è fondamentale far vivere un’esperienza memorabile, capace di toccare le persone. Ogni progetto che guida — che sia un evento, un prodotto o una collaborazione — punta a creare risonanza emotiva. Solo così, secondo Serena, un brand diventa potente: quando riesce a generare un sentimento autentico in chi lo incontra.

Dalla London Fashion Week alle collaborazioni creative La capacità di Serena di tradurre visioni artistiche in realtà la porta a collaborare con professionisti d’eccellenza come il creative director Giuseppe Iaciofano. Durante la London Fashion Week, Serena si è occupata di trasformare la direzione creativa di Iaciofano in un ecosistema reale: casting, sponsor, gestione partner, coordinamento operativo. Il risultato è stato un progetto percepito come autentico e armonioso, frutto della sinergia tra visione, ascolto e rispetto. La stima reciproca tra i due professionisti conferma la forza del suo approccio basato sulla connessione umana. Serena Relations Ltd.: costruire ponti tra creatività e business.

Con la sua azienda, Serena Relations Ltd., l’imprenditrice ha trasformato la sua filosofia in un modello di lavoro. L’agenzia opera a livello internazionale nella gestione di eventi di lusso, sviluppo sponsorship e networking strategico, fungendo da ponte naturale tra creatività e commercio. Collaborazioni con realtà come la Camera di Commercio Italiana nel Regno Unito e SIMEST S.p.A. testimoniano la sua capacità di dare valore ai progetti interculturali e di facilitare l’espansione internazionale di imprese creative. Pop-up shop come ecosistemi di connessione.

Tra i progetti più innovativi firmati da Serena ci sono i pop-up shop esperienziali, concepiti non come semplici negozi temporanei, ma come vere piattaforme di incontro tra brand, creativi e pubblico. Per Serena, un pop-up è uno spazio dove i marchi non solo espongono, ma dialogano. Ogni elemento — dalla selezione dei brand al layout, dalla comunicazione alle partnership — è pensato per incoraggiare scambio, collaborazione e crescita reciproca. Questi ambienti diventano così hub di networking strategico, capaci di generare nuove opportunità commerciali e creative.

Il valore, ancora una volta, torna alla connessione: «Un pop-up shop non vende solo prodotti. Crea relazioni», afferma Serena. Riconoscimenti e impatto internazionale Il suo approccio innovativo le è valso riconoscimenti significativi, tra cui il Badge di Imprenditorialità dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Le sue idee sono state raccontate anche da Fairness Magazine e London Daily News, dove ha presentato il concetto di Emotion as Strategy come nuova chiave di lettura per la leadership moderna.

Il suo lavoro l’ha portata tra Londra, Roma e Dubai, sempre con la stessa missione: ispirare una generazione di leader — soprattutto donne — a comprendere che l’empatia non è fragilità, ma potere. Una leadership che mette al centro l’umano Nel suo modo di guidare, Serena unisce sensibilità e rigore strategico. Osserva, ascolta, comprende, e solo allora costruisce una direzione chiara. La sua leadership empatica favorisce fiducia, performance e creatività, in un ambiente in cui ognuno può esprimere la propria autenticità. La sua visione è forte, semplice e rivoluzionaria: un business che non teme l’emozione è un business capace di durare.