Scopriamo le proprietà della malva
In questi giorni estivi sta sbocciando la malva, una pianta adorabile e dalle mille virtù, che cresce in molte zone del nostro paese e che appartiene alla famiglia selle Malvacee. Si tratta di una pianta di medie dimensioni, dal fusto carnoso e ricco di foglie e che produce un fiore dai petali leggeri e impalpabili, dal colore rosa vivo, quasi vicino al fucsia.
La malva viene usata fin dai tempi antichi come prodotto di bellezza e come pianta medicamentosa, in quanto è ricchissima di mucillagini che svolgono un’azione rinfrescante ed emolliente nell’apparato digestivo e respiratorio. Anche se non si tratta di una pianta balsamica, la malva sa lenire la tosse e placare le irritazioni alla gola, nonché limitare le infiammazioni del cavo orale. Se assunta sotto forma di decotto e di tisana, la malva aiuta a lenire le infiammazioni allo stomaco, placare la gastrite e gli stati di pirosi, ma soprattutto è un leggero lassativo, perfetto per chi ha un organismo sensibile e ricerca un effetto lassativo in gravidanza.
Al contempo, la malva può essere usata per via topica, nelle creme e nelle lozioni che la contengono, attuando un macerato della pianta in acqua fredda che si rivela essere il modo migliore per preservare le mucillagini in essa contenute. La malva può quindi essere applicata sulle zone arrossate o come impacco benefico per le couperose o per le pelli particolarmente infiammate. La malva può anche essere acquistata sotto forma di tisane in bustina, le quali associano spesso la pianta con estratti di vegetali rilassanti ed emollienti come la camomilla, l’ibisco e anche la passiflora. Si tratta di preparati vegetali utili per rilassare l’organismo nei periodi di sovraffaticamento, perfetti per placare le irritazioni e anche per attuare un’azione attiva sulla digestione.
Al contempo, i macerati di foglie o i decotti possono essere impiegati come efficace collutorio per la gola, come rasserenante delle gengive e anche come emolliente del cavo orale, soprattutto se impiegate al mattino e alla sera dopo l’abituale lavaggio dei denti.