Linda Evangelista torna in copertina su Vogue dopo l’intervento di criolipolisi che l’ha sfigurata
Linda Evangelista tornerà in copertina su Vogue dopo l’intervento shock di criolipolisi che l’ha sfigurata. La supermodella ed ex sex symbol della moda internazionale sarà su British Vogue del numero di settembre dopo che per cinque anni era scomparsa dai riflettori in seguito ad un trattamento estetico che le ha causato protuberanze su collo, braccia e gambe.
A febbraio ne aveva parlato per la prima volta con People dicendo che era stufa di nascondersi e ora è tornata a fare ciò che ama. Ma “quelli non sono la mia mascella e il mio collo nella vita reale”, rivela Evangelista nell’intervista a Vogue: nelle immagini scattate da Steven Meisel porta sempre un foulard intorno a volto che le nasconde le orecchie e i capelli, e “la truccatrice Pat McGrath ha tirato indietro delicatamente il suo viso, la mascella e il collo con nastro adesivo ed elastici”.
“Cerco di amarmi come sono, ma nelle foto di moda penso che il nostro compito sia creare fantasie”, continua.
Linda Evangelista sfigurata
Linda aveva mostrato alcune foto del suo corpo sfigurato spiegando ciò che le era successo dopo un intervento di chirurgia estetica (intervento di rimozione del tessuto adiposo, vale a dire criolipolisi) andato male. Tre mesi dopo aveva cominciato a notare delle protuberanze lungo il collo, le cosce e all’altezza del reggiseno. Sporgenze che poi si erano irrigidite e diventate insensibili.
Dopo il trattamento di rimozione del tessuto adiposo, la modella decise di andare da un medico perché si stava riducendo alla fame nel tentativo di perdere peso. Fu allora che le fu diagnosticata una iperplasia adiposa paradossale, un effetto collaterale della criolipolisi che si manifesta nell’1% dei pazienti. Trattandosi di una procedura che rimuove il tessuto adiposo attraverso l’applicazione del freddo nel suo caso il metodo ha avuto l’effetto di far espandere e irrigidire il tessuto adiposo.
Nel settembre 2021 la supermodella aveva intentato una causa da 50 milioni di dollari contro la società che esegue il CoolSculpting, la Zeltiq Aesthetics, che aveva poi risolto a luglio.