Covid-19 e moda: Cucinelli invoca un nuovo contratto sociale con il Creato
Covid-19 e moda: Cucinelli ha invocato un nuovo contratto sociale con il Creato alla luce della pandemia di Sars-Cov-2 che ha messo in ginocchio il mondo. Anche la seconda ondata del nuovo Coronavirus ha messo a nudo le debolezze dei sistemi socio-sanitari e politici delle grandi potenze mondiali: dagli Stati Uniti d’America all’Unione europea fino alla Russia.
“Il Creato ci ha chiesto aiuto. Ora credo che spetti a noi, persone umane, come imperativo morale, rispondere a tale richiesta importante e urgente; e penso a una sorta di nuovo contratto sociale con il Creato”, ha scritto Brunello Cucinelli, in una lunga lettera aperta sull’emergenza coronavirus.
“Mi piace sognare – spiega – che le generazioni future potranno vivere dove riterranno di riconoscere la loro patria, e avranno il mondo intero come scelta libera; se sapranno vedere nelle grandi migrazioni delle genti un’opportunità piuttosto che un pericolo, se per loro la riparazione e il riuso degli oggetti prevarrà sulla tentazione dello scarto, se lo Stato e le leggi non saranno ritenuti obblighi imposti ma mezzi di vita civile da rispettare per una vita più giusta; se sapranno sviluppare tecnologia e umanità come sorelle amabili, se ogni angolo del pianeta sarà considerato patrimonio di tutti e di ciascuno e infine, se, come pensava Adriano Imperatore, sapranno considerare i libri come i granai dell’anima, saranno felici”.
“Tale è – conclude – il contratto sociale che mi piacerebbe stipulare con il Creato, tale l’aiuto che sento di voler dare come risposta amabile ad un custode così premuroso”.