Il principe Harry rivela: “Avrei materiale per un altro libro specie su William”
Il principe Harry ha confessato che avrebbe materiale per un altro libro specie sul fratello maggiore, il principe William. Ne ha parlato in un’ultima intervista concessa stavolta a Byrony Gordon, firma del Daily Telegraph. Il duca di Sussex nell’intervista afferma che in origine il volume aveva una lunghezza “doppia” e che dalla revisione finale è stato escluso materiale sufficiente a dar vita a “un altro libro”, in teoria.
Il suo libro è già primo nella classifica dei bestseller su Amazon UK ed è destinato a diventare uno dei più venduti dell’anno. Il libro narra a pagina 526 dell’edizione italiana di come Harry fu informato direttamente da Carlo del fatto che Elisabetta fosse ormai in agonia e invitato a dirle addio. Re Carlo ha infatti avvisato Harry della morte della Regina Elisabetta.
Spiega poi che i dettagli eliminati riguardano in particolare i suoi rapporti, prima e dopo il matrimonio con Meghan, col padre Carlo, succeduto sul trono alla regina Elisabetta come re Carlo III nel settembre scorso, e soprattutto col fratello maggiore William, erede della corona.
La versione finale di ‘Spare’ non comprende rivelazioni la cui diffusione “mio padre e mio fratello non avrebbero mai perdonato”, prosegue Harry. Come a rivendicare di non aver voluto oltrepassare la linea rossa nella rottura con i familiari, dopo il traumatico strappo da casa Windsor sfociato tre anni fa nel trasferimento negli Usa. Ma anche come a lasciare intendere di poterlo fare: almeno nel timore di fonti anonime interne a Buckingham Palace, evocate dallo stesso giornale, stando alle quali il duca ribelle e la consorte Meghan potrebbero ancora essere spinti in futuro a pubblicare altri volumi, per ragioni finanziarie.
Dall’autobiografia sono state tagliate vicende il cui racconto “non credo essi mi avrebbero mai perdonato”, dice apertamente il duca di Sussex riferendosi a Carlo e a William. “La prima versione (in inglese) – insiste – era diversa. Era di 800 pagine ed è stata ridotta a 400. Ci sarebbero potuti essere due libri, se vogliamo metterla così; e la parte più dura è stata decidere le cose da escludere”. Poi, incalzato su questi passaggi censurati, risponde: “Ci sono cose, accadute specialmente fra me e mio fratello, e in misura minore fra me e mio padre, che non voglio il mondo conosca”. Quanto alle accuse di minare la monarchia con le proprie recriminazioni, il duca di Sussex nega recisamente ogni intento distruttivo: sostenendo di non volere causare “il collasso” dei Windsor, semmai di voler spingere la famiglia reale ad assumere “la responsabilità” di riformarsi, anche per proteggere i figli di William non destinati al trono. Figli rispetto ai quali – ammette peraltro – il fratello maggiore gli aveva detto “molto chiaramente” non essere affare suo occuparsi.