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Fabrizio Corona ai giudici: “Sono stufo dell’Italia, voglio andare a lavorare negli USA”

Fabrizio Corona - Foto: Facebook ufficiale

Fabrizio Corona ha rivelato ai giudici della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano di essere stufo dell’Italia e vorrebbe andare a lavorare negli USA. “Rivoglio il mio passaporto – ha dichiarato l’ex agente dei paparazzi italiani -, che non mi servirebbe per scappare ma per iniziare l’attività che sognavo da una vita, voglio lavorare negli Usa e fare documentari. Ho già pagato il mio debito con la giustizia, e ora a quasi 50 anni voglio solo lavorare e avere successo”.

Fabrizio Corona – Foto: Facebook ufficiale

I giudici, che hanno rinviato il procedimento al 21 marzo, dovranno decidere se applicare ancora all’ex agente fotografico la misura della sorveglianza speciale, che comporterebbe una serie di prescrizioni da rispettare. Per la Questura di Milano, che ha depositato un parere al Tribunale, il controverso personaggio tv Fabrizio Corona è invece ancora socialmente pericoloso e su cui pendono due richieste di rinvio a giudizio: una per bancarotta della sua ex società Fenice e una per tentata estorsione nei confronti di una donna.

“Io vivo regolarmente, non violo la legge dal 2007-2008 e sto svolgendo la mia attività – ha spiegato Fabrizio -. Sono tornato in Rai dopo 12 anni e ho aperto una testata giornalistica”. Quindi, rivolto ai giudici, ha chiesto: “L’inchiesta sul calcioscommesse l’avete vista? Io sto collaborando con la giustizia, ho aperto il caso, sto facendo un lavoro giornalistico di pari passo con la Procura di Torino”.

La presidente del collegio, Maria Gaetana Rispoli, gli ha detto: “Bisogna capire, però, come lei diffonde queste notizie”. E lui ha replicato: “Noi abbiamo le nostre fonti e abbiamo condiviso il lavoro con i pm di Torino, abbiamo chiesto a loro se potevamo pubblicare un audio su Zaniolo”.

Per ora i giudici hanno rinviato il procedimento per acquisire le relazioni sul percorso detentivo e di affidamento in prova “degli ultimi 5 anni”. In più, è stata chiesta la “documentazione attinente lo svolgimento di attività lavorativa e le condizioni di vita”. Inoltre, hanno chiesto al pm Mauro Clerici di “verificare l’esito degli ultimi procedimenti” in corso a carico di Corona.