Data Crime è il nuovo singolo di Zollo estratto da Spermatozollo
Data Crime è il nuovo singolo di Zollo estratto da Spermatozollo con i featuring dei Calibro 35 e Xenboi. Si tratta del primo brano della seconda parte della “collana discografica” del produttore, compositore e ingegnere del suono classe 87. Tutto ha preso vita nel 2020 grazie ai pezzi con Joe Scacchi, Garage Gang, Ketama126, Lil Jolie e Pretty Solero, Tauro Boys ed Enrico Gabrielli: un esordio solista che continua in questo 2021 raccogliendo due anni di incontri e sessioni in studio con vari artisti e che, singolo dopo singolo, si sta completando.
“I Calibro 35 – racconta Zollo – sono stati i miei primi passi, mi hanno insegnato tutto. Ho collaborato con loro per 10 anni, mi hanno adottato nella loro famiglia. Xenboi (Dylan Iuliano), invece, è il nuovo progetto di The Delay In The Universal Loop, originario come me della provincia di Benevento. La traccia è nata inviando una mia bozza di composizione ai Calibro 35 che hanno reinterpretato la ritmica e aggiunto i loro strumenti ai miei, coordinati da Tommaso Colliva, co-produttore della traccia. Dopo qualche mese in cerca di una voce, mentre mi trovavo nelle mie zone di origine ho pensato di proporre a Xenboi di lavorarci. Incredibilmente lo stesso giorno mi contattò sapendo della mia presenza in zona per conoscerci e provare a fare qualcosa insieme. Apprezzando tantissimo il suo progetto ne fui molto felice. Quindi da lì a pochi giorni lui ha scritto il testo e abbiamo registrato le voci. ‘Data Crime’ è una fuga, un conflitto a fuoco tra il protagonista e le presenze che scoprirà essere solo nella sua testa. È un dialogo tra amici d’infanzia, tra fratelli di sangue, e non è servito scappare perché per loro il futuro non è mai esistito”.
Grazie alla lunga esperienza come fonico di sala di artisti come Calibro 35, Cosmo, Calcutta, Diodato e tanti altri, Zollo negli anni ha creato una rete di rapporti umani e professionali unica nell’ambiente musicale che lo ha portato a collaborare a vari progetti, anche come musicista e produttore. Per esempio, l’incontro con la Love Gang – CXXVI è stato molto fruttuoso e lo ha portato a dare un contributo importante a “Kety” (2019), album di Ketama126 uscito per Sony Music.
Zollo, grazie al suo background, si ispira a suoni di vari tempi e culture unendole e filtrandole con il filo conduttore della contemporaneità ed evocando un mood diverso a settimana come l’immaginario delle library degli anni ’60 e ’70 che, concepite come commenti ai film, restituivano, traccia per traccia, stati d’animo molto diversi. L’uscita dei brani che compongono questo lavoro, infatti, è spalmata di settimana in settimana.
Chi è Zollo? Biografia e carriera
Zollo, aka Carlo Zollo, originario della provincia di Benevento, inizia a lavorare molto giovane alla produzione di dischi di vario genere, tra cui jazz, metal, punk, stoner e dub.
L’incontro con i Calibro 35, con cui lavora per 10 anni come F.O.H. (fonico di sala), lo porta a Roma, e qui inizia a collaborare ad altri progetti tra cui Zeus e Fuzz Orchestra. Nel 2012 si trasferisce a Milano dove partecipa ai progetti “UPM – Unità di produzione musicale” e “The Winstons” di Enrico Gabrielli, alla nuova versione di “Hai paura del buio?” degli Afterhours e ai tour di Cosmo (“L’ultima festa”) e di Calcutta (“Mainstream”).
Nel 2017 inizia il lavoro con il Red Bull Studio dove incontra Ghemon, Ensi, Joan Thiele e Giorgio Poi, e partecipa al tour di Diodato, “Diodato Live”. Nel 2018 nascono le sue prime composizioni, in particolare collabora con Myss Keta per il brano “Spleen Queen” e con i membri della Love Gang – CXXVI, per esempio all’album “Romanzo Rosa” di Pretty Solero e a “Emoregner” di Generic Animal. Nello stesso anno inizia un’intensa collaborazione con Ketama126, mettendo mano prima ai brani “Lucciole” e “Rehab” e, nel 2019, anche a buona parte dell’album “Kety”.
Tra le altre sue collaborazioni ci sono quelle con Tauro Boys, Garage Gang, Lil Jolie e con i BLISTERZ. “Spermatozollo” è il suo primo progetto discografico solista, una “collana discografica”, come la definisce lui, con vari ospiti vocali.