Brilliant Classic è l’album del trio Inventio
Brilliant Classic è l’album del trio Inventio, tutto al femminile composto da Yulia Berinskaya e Valentina Danelon al violino e Anna Serova alla viola. Tre giovani donne musiciste che presenteranno in anteprima il loro album il prossimo 24 settembre in occasione di Cremona Musica International Exhibitions and Festival, la principale fiera mondiale di strumenti musicali d’alto artigianato e unica Fiera di settore in Europa, in programma dal 23 al 25 settembre 2022.
Il trio Inventio, nato a trecento anni dalla stesura definitiva delle Invenzioni e Sinfonie di J.S.Bach nel 1723 rappresenta una rara formazione al femminile composta da tre donne dalle storie profondamente intrecciate nella loro diversità e talvolta distanza, trasformando il sodalizio amicale, anche solo nel mondo social, in una nuova avventura professionale. Due violini e una viola con l’obbiettivo di ampliare un repertorio molto ristretto, sfidando trascrittori e compositori ad esplorare sottili equilibri nel timbro alto, chiaro e cristallino di questa amicizia musicale tra Russia, Ucraina e Italia.
Impreziosito dal rarissimo trio di Sergei Ivanovic Taneyev, coltissimo e nobile allievo di Anton Rubinstein per il pianoforte e di Ciaikovsky per la composizione, noto come “Il Bach Russo” da affettuosa definizione dello stesso Piotr Ilic per la perizia applicativa nell’arte contrappuntistica, il programma di Inventio è in sé manifesto delle ragioni profonde che hanno unito Yulia Berinskaya, Valentina Danelon e Anna Serova non solo per la nuova registrazione, ma per dar vita ad un nuovo trio: la comune ricerca di nuovo repertorio, sia esso per trascrizione, nuova composizione o recupero di pagine rare, per la formazione difficile ma luminosa di due violini e viola.
D’altra parte tale ricerca era già fortemente presente nella carriera di tutte e tre le musiciste e questa esigenza primaria le ha unite anche nella distanza. Yulia Berinskaya e Valentina Danelon avevano una lunga relazione di Maestra e allieva, Anna Serova era fino all’inizio del ’21 solo un’amica di Facebook e Instagram, una professionista stimata e seguita a distanza, quindi contattata per una consonanza di intenti che emergeva proprio dai suoi racconti social.
D’altro canto se la violista Anna Serova vanta davvero un’impressionante mole di repertorio scritto o trascritto appositamente per lei e per la sua inesausta esplorazione al confine tra musica da camera e linguaggio teatrale, la storia famigliare di Yulia Berinskaya la pone sin dalla nascita al centro della scena della musica contemporanea russa più di ricerca e sperimentazione. Talento precocissimo, il suo scopritore fu il padre Sergei Berinsky, compositore moscovita, figura apicale del fermento culturale e musicale russo nei difficilissimi anni ’70. È dunque naturale che, pur avendo sviluppato una solida carriera basata sul suo indubbio virtuosismo a partire dagli esordi al Conservatorio di Mosca dove è stata guidata da assolute eccellenze quali E. Tchugaeva e V. Tretiakov, Quartetto Borodin e Trio di Mosca, Yulia Berinskaya abbia sempre silenziosamente coltivato in sé i semi di un ideale rigenerativo della musica e che tale approccio creativo abbia profondamente inciso anche sulla sua pupilla Valentina Danelon, al suo fianco dall’età di 12 anni prima come allieva e poi come collega, ma oggi ormai anche docente, direttore artistico di diverse manifestazioni musicali e in particolare di “Nei suoni dei luoghi”, festival internazionale dedicato principalmente alla scoperta di giovani talenti provenienti da tutta Europa; ideatrice di residenze artistiche, progetti musicali e multidisciplinari, con un focus sul binomio musica e cammini, sua autentica passione, come Musica e storie lungo il Cammino Celeste, I Suoni della Pace/Zvoki miru, sul Walk of Peace.
Così nasce il nucleo pulsante del progetto, cioè la trascrizione delle Invenzioni a due voci di Bach ad opera di Berinskaya e Danelon. Ed è altrettanto naturale che l’estro creativo della collega Anna Serova abbia colpito il duo violinistico pur solo dall’osservazione da followers del suo percorso e che questa consonanza tra prossimità e lontananza, sia diventata oggi con il primo album, un progetto artistico di lungo respiro.
Colpisce in Inventio un approccio comune ove il gesto virtuoso non è mai fine a sé stesso, ma sempre al servizio di un’instancabile ricerca in un ambito difficilissimo come è il repertorio affrontato su tessiture molto vicine oltre alla forza vitale di tre donne con storie personali non sempre facili, ma sempre pronte e rimettersi in gioco con ironia, passione, vocazione e tanto coraggio.