Pier Silvio Berlusconi affossato da Carlo Freccero: “Vuole eliminare il trash con altro trash”
Pier Silvio Berlusconi è stato affossato da Carlo Freccero durante una lunga intervista rilasciata al quotidiano La Verità. L’ex direttore di Rai 2 ha rivelato che la scelta drastica dell’amministratore delegato e vice presidente esecutivo di Mediaset non è efficace e produttiva in quanto “vuole eliminare il trash con altro trash”. Il figlio dell’ex fondatore del Gruppo Mediaset, Silvio Berlusconi, ha deciso di dire stop al trash, alle bestemmie e alle parolacce in tv. Inoltre ha scelto di escludere a priori personaggi con account attivi su Onlyfans dai reality e programmi tv del suo gruppo.
Tanti ex gieffini, ex tronisti di Uomini e Donne e star di Onlyfans hanno duramente stigmatizzato questa decisione di Pier Silvio Berlusconi. L’ex tronista Lucas Peracchi ha parlato di falso moralismo e discriminazione.
Carlo Freccero ha affrontato l’argomento, parlando di analisi esclusivamente tecnica: “La questione è controversa. L’editore [Pier Silvio Berlusconi, ndr] vuole cancellare il trash, ma si osserva che, in realtà, lo si sostituisce con altro trash. A questo punto sorge l’esigenza di dare una definizione esatta di trash e la cosa si fa complicata. Io vedo tutto in modo più semplice. La parola trash non designa qualcosa di deleterio. Il trash viene spesso scambiato con il kitsch, che è la degenerazione di modelli culturali alti tradotti in una versione volgare. Il trash è volgare tout court, anche senza bisogno di presupporre modelli alti. Ma volgare vuol dire popolare e il trash rappresenta anche la materia del pop”.
E poi ancora: “Mi sembra che Pier Silvio abbia in testa un prototipo vincente, cioè Maria De Filippi. E voglia tradurre la sua tv in questa chiave. Prendiamo C’è Posta Per Te, la parte che si svolge in studio è un reality nel senso letterale del termine perché è una realtà che si forma di fronte alla telecamera. Ma a differenza di altri reality come il GF, che oggi è inconsistente perché i personaggi hanno poco da raccontare e quindi non fidelizzano il pubblico, De Filippi crea un impatto narrativo con una drammaturgia da feuilleton, che garantisce la partecipazione emotiva del pubblico. Lei lavora su dei topos antichissimi. In particolare il tradimento del legame familiare”.
Ha poi concluso: “Non basta sostituire gli influencer con i giornalisti affermati per rendere il programma più autorevole. Le prestigiose Cesara Buonamici e Myrta Merlino sono fuori contesto. In più, mi spiace dirlo, mancano di quella vocazione nazional popolare che fa scattare nei programmi generalisti l’identificazione del pubblico”.