Francesco Facchinetti dice la sua sui Ferragnez e punta il dito contro Fabio Maria Damato
Francesco Facchinetti ha detto la sua sui Ferragnez e ha puntato il dito contro Fabio Maria Damato durante una recente puntata del programma tv La Vita in Diretta. L’ex conduttore di X Factor e rapper ha spiegato ciò che Fedez e Chiara Ferragni dovrebbero fare per uscire nel modo migliore possibile da questo periodo complicato che non sembra voler finire. Lui ha parlato più volte con il collega rapper Federico Leonardo Lucia.
«Conosco Federico – ha detto Facchinetti -, ho lavorato con lui per tanto tempo, conosco bene anche Chiara, quello che penso di questa situazione l’ho detto a loro. Cosa devono fare adesso? Quello che suggerisco loro è di trovarsi dei grandi professionisti intorno, visto che hanno la potenzialità economica per farlo. Devono trovare delle persone che li possano aiutare. Serve chi li aiuti a uscire da questo momento complicato della loro vita. Non devono pensare che siccome fino ad oggi hanno puntato solo sulle loro idee, questa regola possa funzionare per il futuro. Le cose come vediamo non stanno girando come una volta».
Poi ha aggiunto: «Non voglio essere ripetitivo, ma bisogna circondarsi di persone competenti, che sanno esattamente cosa devi fare. Facciamo un parallelismo, una metafora. Una come la Ferragni pre Natale possiamo paragonarla a una Ferrari, a un jet, a un’auto di Formula Uno. Proviamo a pensare a quanti ingegneri professionisti e specialisti girano intorno alla creazione a macchine di quel tipo. Sono persone strapagate, le migliori sul campo».
Dj Francesco non ha risparmiato una frecciatina a Fabio Damato: «Chiara Ferragni dovrebbe sicuramente cercare delle persone incredibili e non un general manager, che prima diceva di essere manager e adesso dice di essere general manager. Il manager di una persona, gestisce, è responsabile di un progetto, seppur materia umana, è responsabile di quello che succede. Quindi l’artista, essendo tale può dire e fare delle cose sbagliate, il manager… io lo sono e la colpa di ciò che accade ai miei artisti è mia. Nel mio caso quando qualcosa accade io cerco di prendermi più responsabilità possibili. Mi stupisce quando Damato nei documentari e nelle interviste diceva di essere il manager, poi adesso dice di essere il general manager».