Dario Argento sulla paura: “Sentimento importante che tocca nel profondo”
Dario Argento ha affrontato il tema della paura durante la puntata speciale di Halloween di Bagheera, morning show di Radio Cusano Campus condotto da Luca Bussoletti e Arianna Caramanti. L’83enne regista, sceneggiatore e produttore cinematografico romano è soprannominato Maestro del brivido avendo dedicato al cinema horror e thriller quasi tutta la propria produzione ed avendo diretto alcune pellicole rimaste tra le più famose di tali generi, tra cui la Trilogia degli animali (composta da L’uccello dalle piume di cristallo, del 1970, Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio, entrambi del 1971), il film-cardine di passaggio dal thriller all’horror Profondo rosso (1975), e la trilogia de Le tre madri (composta da Suspiria, del 1977, Inferno, del 1980, e La terza madre, del 2007).
Il noto cineasta molto celebre sia in Italia sia all’estero, in particolar modo in Francia, Giappone e Stati Uniti, ha sottolineato a Radio Cusano Campus l’importanza di avvicinare i bambini alla paura: “Si devono educare i bambini alla paura? Manca un po’ la cultura dell’horror tipica di film come Profondo Rosso? Di certo si tratta di un sentimento importante che tocca nel profondo e che fa riemergere dei pensieri altrimenti sepolti… è importante, riesce a tirare fuori le profondità del tuo animo”.
“Se mi hanno mai proposto di girare una serie tv horror col mio stile? Sì – ha affermato Argento -, è successo ma in questo momento io ho la testa al nuovo film. Tra tre o quattro mesi lo girerò in Francia. Poi in futuro vedremo. Le piattaforme vengono, casomai, rimandate”.
Il papà vip dell’attrice e cantante Asia Argento ha parlato della sua recentissima collaborazione con i due famosi artisti della scena underground italiana, Salmo e Noyz Narcos. Poi, nel corso dell’intervista, il regista si è soffermato con entusiasmo sul suo nuovo lungometraggio in arrivo.
Scambi di battute anche su un noto pezzo di Franco Battiato, “Nel suo brano Bandiera bianca, Battiato diceva che ‘In quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore’. Lo devo considerare un insulto? Ma no – ha dichiarato il noto regista – io sinceramente non mi ricordo di questa canzone. Forse non l’ho mai sentita nominare”.