Kate Middleton lancia una stoccata al principe Harry? “La psicoterapia non funziona per tutti”
Kate Middleton ha lanciato una stoccata al principe Harry? Il dubbio serpeggia sui tabloid britannici del Re Carlo III d’Inghilterra. Il secondogenito di Carlo e Diana ha attaccato diversi membri della famiglia reale inglese nel suo libro scandalo “Spare – il Minore”, che sta sbancando in tutto il mondo. L’esplosiva autobiografia scritta a quattro mani dal duca di Sussex assieme al premio Pulitzer americano J.R.Moehringer sta facendo tremare la monarchia inglese.
Il suo libro è già primo nella classifica dei bestseller su Amazon UK ed è destinato a diventare uno dei più venduti dell’anno. Il libro narra a pagina 526 dell’edizione italiana di come Harry fu informato direttamente da Carlo del fatto che Elisabetta fosse ormai in agonia e invitato a dirle addio. Re Carlo ha infatti avvisato Harry della morte della Regina Elisabetta. Ha inoltre riservato bordate al vetriolo nei confronti dell’attuale regina consorte Camilla, accusandola di essere perfida e pericolosa.
Ora a far discutere è una frase della moglie del principe William, erede al trono d’Inghilterra.
La frase incriminata risulta essere stata pronunciata da Kate – dopo che i principi di Galles avevano ignorato del tutto le domande dei giornalisti sul libro di Harry, fratello minore di William – durante uno scambio piuttosto ampio di battute sulla salute mentale degli adolescenti con responsabili e pazienti di Open Door, un’organizzazione umanitaria che assiste bambini e ragazzi con problemi attraverso il ricorso a terapie che utilizzano in particolare la musica e le arti.
Ma secondo la ricostruzione che ne fa il Sun di Rupert Murdoch, ripreso dal Daily Mail e dal Daily Telegraph va interpretata come una frecciata al duca di Sussex. Che in Spare ha raccontato fra l’altro di essere stato aggredito fisicamente da William nel 2019 dopo uno scontro verbale tra fratelli sui comportamenti attribuiti a Meghan, allora sua neo sposa, e di averne poi parlato a uno psicoterapeuta.
Kate, seguendo sempre il dialogo intercettato dal Sun, sembra in effetti parlare in generale dei giovani assistiti dai volontari di Open Door Charity. «La partecipazione a questi seminari – chiede loro – vi aiuta nelle vostra vita personale?». E quando un ragazzo le spiega di sentire di poter esprimere meglio le proprie emozioni e i propri disagi attraverso «la musica» che non attraverso terapie della parola o psicoterapie tradizionali, Kate – patrona con William di varie iniziative di sostegno alla salute mentale nel Regno – commenta: «Le terapie della parola non funzionano per ogni persona, non sono per tutti». Per questo «è importante avere a disposizione una varietà di terapie», aggiunge, osservando infine che molti parlano di «salute mentale con connotati negativi»; e che portare alla luce esperienze positive« nuove »può aiutarci a cambiare il modo in cui parliamo« del problema.