Pinocchio: Guillermo del Toro spiega le sue scelte
Da qualche tempo Guillermo del Toro sta lavorando al suo particolare adattamento di Pinocchio, un musical incentrato sul burattino di legno nato dalla penna di Carlo Collodi.
Il regista de La forma dell’acqua – The Shape of Water scriverà, produrrà e dirigerà una versione animata in stop motion di Pinocchio e sembra tenere moltissimo alle avventure del personaggio di legno.
Se fino a qualche giorno fa si sapeva soltanto si sarebbe basato sui disegni di Gris Grimly, ora Guillermo del Toro ha spiegato a Variety alcuni particolari della sua personalissima versione di Pinocchio.
“Per me Pinocchio, in modo simile a Frankenstein, è una tela bianca su cui è molto affascinante fare una storia sull’apprendere cosa sia il mondo e cosa significhi essere umani– ha detto il filmmaker – Mi attira molto perché, tematicamente – e non voglio rivelare troppo sul film – parla di qualcosa che è in tutti i miei film, ovvero la scelta. È un tema che mi sta molto a cuore. Penso che le precedenti versioni della storia e quella originale di Collodi in particolare, siano molto repressive. Essenzialmente è una favola molto brutale su che grave peccato sia la disobbedienza. E io credo che disobbedire sia l’inizio della volontà e l’inizio della scelta. Credo che ci sia qualcosa di molto attraente nel vedere la disobbedienza come una virtù, o come l’inizio di una virtù”.
Il regista messicano premio Oscar ha aggiunto: “Il film sarà ambientato in Italia durante gli anni Trenta, un momento storico particolarmente inquieto, in un’epoca in cui il fascismo era in pieno vigore e Benito Mussolini consolidava il suo controllo sul Paese”.