Edward mani di forbice: riassunto trama, finale e significato
Edward mani di forbice è un film che emoziona ancora oggi grazie all’interpretazione straordinaria del protagonista e alla regia eccezionale. Ma chi ha fatto Edward mani di forbice? Come finisce?
Sono passati un po’ di anni da quando Edward mani di forbice (Edward Scissorhands) ha fatto il suo ingresso tra i capolavori del cinema e ha segnato l’inizio del sodalizio artistico tra Johnny Depp e Tim Burton.
La visione stereotipata della famiglia americana e del sobborgo americano e la trama vagamente somigliante al Frankenstein di Mary Shelley ha conquistato pubblico e critica.
Ma qual è il paese di Edward mani di forbice? Quanti anni ha Edward mani di forbice? Come finisce Edward mani di forbice?
Edward mani di forbice: Riassunto
Una signora anziana racconta alla nipotina della storia di Edward Mani di Forbice, un ragazzo artificiale con forbici al posto delle mani inventato da uno scienziato morto prima di completare la sua creazione.
Qualche tempo dopo la sua creazione, però, Edward viene trovato dalla rappresentante di cosmetici porta a porta Peggy Boggs nella villa collocata sulla collina. La donna decide di portarlo con sé nella sua cittadina.
Edward ha un’aria gotica, ha lame al posto delle dita e ha vissuto sempre isolato, ma riesce comunque a entrare in sintonia con il figlio più piccolo Kevin e con il marito della donna Bill. Inoltre si innamora di Kim, la figlia di Peggy.
Il resto dei vicini guarda con sospetto e curiosità il nuovo arrivato e resta sconcertato dalla sua capacità di creare sculture vegetali eccezionali. Ben presto declina il suo talento nello sforbiciare sui capelli.
Pian piano Edward viene accettato dal resto degli abitanti, fatta eccezione per la religiosa Esmeralda (sicura che il ragazzo sia il diavolo) e Jim (fidanzato di Kim che si approfitta del ragazzo per rubare nella casa dei suoi genitori).
Nel frattempo le abilità di Edward non passano inosservate alla vicina Joyce Monroe che, desiderosa di arricchirsi, vuole mettere in piedi un salone di bellezza con il ragazzo. Per ingraziarselo cerca addirittura di sedurlo.
Quando Edward viene arrestato ingiustamente con l’accusa di furto al posto di Jim soltanto Kim si oppone. Peggy riesce a farlo liberare dopo che un esame ha stabilito le conseguenze dell’isolamento forzato al quale è stato sottoposto Edward.
Intanto, dopo il rifiuto di Edward alle sue avance, Joyce lo accusa di tentato stupro e distrugge la reputazione del ragazzo.
Durante le feste di Natale, poi, Edward ha modo di chiarire con Kim e le rivela di non aver detto niente alla polizia per proteggere lei. Purtroppo, proprio mentre il ragazzo scolpisce una statua di ghiaccio e fa cadere della neve artificiale, Kim si ferisce accidentalmente e Jim punta il dito contro di lui.
Edward non regge le accuse ed esce fuori di casa iniziando a distruggere le sue sculture vegetali e spaventando i vicini che chiamano la polizia.
Nel frattempo Kim rompe con Jim e Peggy cura la ferita della figlia confessandole di essersi pentita di aver portato Edward con sé. Probabilmente non è fatto per il loro mondo gretto.
Peggy e Bill escono a cercare Edward, ma il ragazzo torna a casa da Kim e viene accolto con felicità dalla ragazza.
Jim, arrabbiato per come siano finite le cose con Kim, torna indietro e rischia di investire Kevin. L’intervento di Edward scongiura il peggio, ma le sue mani finiscono per graffiare il volto dell’amico.
La scena viene mal interpretata dai vicini che credono a un attacco violento e le cose peggiorano quando Jim sbatte Edward per terra e viene ferito. All’arrivo della polizia, quindi, Edward scappa via.
Il poliziotto che ha avuto modo di conoscerlo in prigione capisce la situazione e lo lascia andare simulando l’uccisione del ragazzo. Il vicinato, però, raggiunge i giardini del castello.
Edward arriva nel castello e scopre che Kim lo ha seguito e Jim intende attaccarlo armato di pistola. Nonostante questo cerca di non reagire, ma finisce per ferire ugualmente Jim e lo lancia dalla finestra quando quest’ultimo spintona Kim. Il ragazzo cade sotto gli occhi del vicinato.
Kim confessa i suoi sentimenti a Edward e i due si scambiano un bacio d’addio prima che la ragazza prenda un pezzo di ricambio di Edward e convinca i vicini che lui e Jim si sono uccisi a vicenda.
Si ritorna alla vecchia signora e si scopre che altri non è che Kim. La donna racconta alla nipotina di non aver più rivisto Edward, specialmente perché vuole che la ricordi giovane e bella. Aggiunge però che da quel momento in poi ogni Natale è caduta le neve nel vicinato.
In realtà a creare la neve è Edward che, memore di quel Natale passato con i Boggs e della danza di Kim, continua a scolpire statue di ghiaccio e a far nevicare.
Qual è il significato del finale?
Edward mani di forbice racchiude l’essenza del lavoro di Tim Burton e la sua abilità a raccontare il mondo dei diversi e degli esclusi con una visione analitica e poetica allo stesso tempo.
Il personaggio interpretato magistralmente da Johnny Depp guarda alla vita con purezza e si nutre di sogni a occhi aperti, ma è costretto a fare i conti con la realtà.
Uno dei punti focali del film è rappresentato dall’incontro tra Edward e i vicini dei Boggs: lui ha bisogno soltanto di accettazione, comprensione e amore mentre loro devono imparare che diverso non significa necessariamente cattivo.
Tutto si amplifica e complica quando Edward viene rapito dallo sguardo di Kim che lo fa innamorare perdutamente. È l’amore che muove tutto e fa trovare un punto d’incontro tra Edward e i cittadini.
Tuttavia l’invidia, la gelosia e la vendetta non fanno parte del mondo del ragazzo che, purtroppo, capisce di essere diverso e di doversi allontanare, nonostante i bei ricordi e l’amore puro per Kim.
La separazione tra Edward e Kim (e quindi tra il diverso e l’ordinario), però, non è una cesura completa: i due continuano ad avere un legame nei loro ricordi che però si concretizza nella neve artificiale creata dal ragazzo.
Insomma, nonostante i toni cupi e il finale, Edward mani di forbice offre un finale toccante e speranzoso per tutti coloro che sanno ancora coltivare un animo puro e sensibile.